Ah la Pasqua. Ormai anche questa è andata e con essa son saltati anche tutti i piani per un bel pic-nic visto il brutto tempo. Ma senza disperare, possiamo sempre portare in tavola, magari con un modo un po’ originale, ciò che avevamo previsto per la gita fuori porta. Insomma quello che tutti ci aspettavamo come un primo invito nella campagna in una giornata di tutto relax, si è trasformato in un pranzo casalingo.
Se pensiamo alla Pasqua tutti ci aspettiamo le uova. Sode, alla scozzese, con il bagnetto, ripiene… Ma perché non sfoderare qualcosa di nuovo?
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Ed ecco che io metto sul banco le uova di quaglia e un antipastino un po’ insolito, diverso. Chi l’ha detto che le tradizioni non si possono cambiare? E poi questo fa molto primavera per cui si può riciclare in qualsiasi “appuntamento mangereccio”.
Ingredienti per 8 persone (1 voulevant a testa):
- 2 dischi di pasta sfoglia
- 1 burrata
- 8 uova di quaglia
- 1 tuorlo
- Maggiorana essiccata qb
- Sale qb
- Pepe qb
Procedimento:
- Srotolate i dischi di pasta sfoglia su un piano da lavoro e con un coppapasta (o un bicchiere ma facendo attenzione a non premere troppo per non frantumarselo in mano) incidete 8 dischi (circa 6-7cm)
- Sul secondo rotolo incidete lo stesso numero di dischi ma con al suo interno un disco più piccolo (circa 1cm in meno). Per questo secondo disco fate solo una leggera pressione, non fatelo staccare del tutto del disco più grande
- Sbattete il tuorlo e spennellate i dischi di sfoglia, poi sovrapponete quelli con i due cerchi su quelli singoli. Informate in forno già caldo a 170° per una ventina di minuti, o comunque fino a quando i dischi non saranno gonfi e dorati
- Sfornate i voulevant e delicatamente schiacciate dove vedete la parte incisa così da far scendere la sfoglia e formare un buco. Lasciate intiepidire e intanto tagliate a pezzi la burrata
- Mettete il formaggio nei voulevant e sopra rompete facendo molta attenzione le uova di quaglia. Salate, pepate, spolverate con la maggiorana e rimettete in forno per circa 10 minuti o fino a quando l’albume è cotto
leviedelgusto 
